Se il rettore confermasse la posizione del professor De Bellis in merito alla gestione del bacino dell’Acquatina non resterebbe altra strada che chiedere che la Regione ne ritiri la concessione all’Università. – E’ questa la drastica posizione del Comitato per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Leccese.
“‘Acquatina è dell’università e decidiamo noi cosa farne”. Furono queste le parole del Prof De Bellis quando, 5 anni fa, con una folta delegazione della comunità di Frigole, lo incontrammo per conoscere i progetti dell’università per Acquatina e chiedere che fosse, oltre che sito per la ricerca anche occasione per lo sviluppo di Frigole.” – ricorda il Presidente del Comitato per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Leccese, Ernesto Mola – Gli rispondemmo a muso duro che il bacino è un bene comune e che la concessione da parte del demanio non significa appropriarsi di un bene che appartiene alla comunità e lasciandolo nel degrado più assoluto.”
“Il professore a quanto pare non ha cambiato idea. Evidentemente gli sta bene avere in gestione un sito di interesse comunitario solo al fine di ottenere finanziamenti per una fantomatica ricerca che non è stata mai avviata, che è costata decine di milioni alla Regione e allo Stato senza che sia mai stata effettuata una ricerca sul campo. I laboratori sono chiusi e le attrezzature ormai vecchie, l’avanotteria non è mai entrata in funzione, le vasche per le sperimentazioni sono vuote.”
“Acquatina può invece rappresentare per Frigole e la sua comunità un volano di sviluppo economico e turistico e l’Università lo vuole impedire colpevolmente. Ci attendiamo una smentita da parte del Rettore e l’immediata correzione di rotta su Acquatina. In caso contrario siamo pronti a qualsiasi passo per contrastare una situazione diventata insostenibile.”