Dobbiamo contraddire il sindaco: il litorale leccese sotto la sua amministrazione non è migliorato ma ha perso posizioni rispetto ai decenni precedenti: non c’è stata una strategia coerente per lo sviluppo del litorale a nord di Lecce, nella cui cornice inserire i pochi interventi attuati negli ultimi anni.
Nella sua intervista del 14 agosto Paolo Perrone scarica sull’abusivismo degli anni 60-70 la responsabilità delle carenze di servizi essenziali di urbanizzazione e del basso livello di qualità della vita della popolazione. Cosa ha fatto la giunta comunale in questi anni? Come mai Casalabate, nata quasi interamente dalle costruzioni abusive sulla sabbia, da quando ha cambiato amministrazione comunale sta vivendo una stagione di riqualificazione e di rinascita?
Nel 2012 l’ufficio postale di Frigole è stato chiuso per decisione di Poste Italiane (quasi unico caso dei 38 uffici che dovevano essere soppressi in provincia di Lecce) e il Sindaco non è stato capace di intavolare una trattativa efficace. La darsena di S.Cataldo è inagibile. Torre Chianca e Spiaggia Bella sono prive di arredo urbano e di servizi pubblici. I trasporti da e per la città hanno un minimo di efficienza e regolarità soltanto nel periodo estivo mentre per il resto dell’anno chi abita il litorale ha bisogno per forza di cose di recarsi in città con l’auto privata. La rete idrica e fognaria è incompleta, lasciando ampie zone e molte famiglie prive delle elementari opere di urbanizzazione.
Il bacino dell’Acquatina a Frigole, che potrebbe essere una risorsa paesaggistica ed economica per la comunità locale e per tutto il litorale è lasciato nel più completo abbandono dall’Università di Lecce che lo gestisce, senza che l’amministrazione comunale faccia passi concreti per valorizzarlo.
Gli unici interventi sul litorale sono dovuti ai 6 milioni di euro non più utilizzati per il porto di San Cataldo, che un’intesa positiva tra Regione e Comune, ha riversato sulle marine leccesi, ma è troppo poco. Manca un progetto di sviluppo complessivo del litorale leccese, che per bellezza e ricchezza di paesaggi, per la presenza di un’agricoltura ancora vitale, per la qualità dei 21 km di spiaggia potrebbe competere con i migliori siti del Salento ed ampliare l’offerta turistica di Lecce città d’arte. Il litorale non è solo abusivismo.
Siamo delusi. Il bilancio dei dieci anni dell’amministrazione Perrone è complessivamente negativo per Frigole, San Cataldo, Torre Chianca, Spiaggia Bella e Torre Rinalda. Chi abita in questi luoghi vive sulla propria pelle situazioni di decadenza e abbandono.