Il 6 luglio si inaugura al MUST la mostra del Paesaggio di Frigole e Borgo Piave. E’ la conclusione di un progetto del SAC Terre di Lupiae, proposto dal Comune di Lecce e finanziato dalla Regione Puglia, per la valorizzazione del paesaggio costiero. Il laboratorio è durato quasi un anno, durante il quale una comunità di persone, sotto l’egida del Comitato Unitario per lo Sviluppo di Frigole e del Litorale Leccese, ha proposto una lettura del paesaggio, inteso non soltanto come luogo fisico ma come contesto di una comunità, dove coesistono le persone, le storie, i beni materiali e immateriali in un ambiente vitale. La mostra rappresenta per il Comitato il punto d’arrivo di una elaborazione che dura da quattro anni e che ha messo in cantiere un progetto complessivo per lo sviluppo di Frigole e del litorale leccese.
La mostra descrive una comunità nata con le grandi bonifiche del ‘900, che ha vissuto dapprima momenti esaltanti, poi seguiti da una lenta decadenza legata alla crisi dell’agricoltura e all’urbanizzazione, ma soprattutto all’insipienza degli amministratori locali, che non hanno saputo scoprire il valore delle cose e delle persone che la caratterizzano.
Frigole e Borgo Piave, insieme a tutto il litorale leccese, rappresentano un patrimonio inestimabile, non valorizzato e spesso abbandonato a se stesso, con servizi limitati e nessuno stimolo alla crescita e allo sviluppo economico. Pochi sanno che negli anni ’20 gli allevamenti e le colture di Frigole erano portate ad esempio in tutto il Paese per qualità e innovazione; che il territorio è stato oggetto di bonifiche eroiche e di investimenti enormi; che si è qui avuta la migrazione di centinaia di famiglie contadine provenienti da tutto il Salento e fin dalla provincia di Bari. A Frigole esistono acque sotterranee e un bacino lagunare, l’Acquatina, che è un Sito di Interesse Comunitario; è terreno quasi esclusivo nel Sud Italia per la coltura della patata zuccherina; le sue masserie hanno storie lunghe fino a 600 anni e la sua macchia ha grandi peculiarità per la flora e la fauna e tante altre caratteristiche che ne fanno un territorio meraviglioso.
Lo sviluppo di un territorio siffatto non può prescindere dalla sua vocazione agricola, sulla quale è possibile innestare la valorizzazione paesaggistica e la fruizione delle spiagge, in una piano di interventi sinergici. L’obiettivo della mostra, dunque, non si limita alla mera celebrazione di questo patrimonio, ma punta a stimolare una riflessione su come valorizzarlo, rispettandone le caratteristiche ed esaltandone le potenzialità, creando occasioni di lavoro e rendendo facile e bello viverci o venirlo a visitare per godere del mare, della macchia e dei prodotti della terra. Il nostro ambizioso obiettivo è fare di Frigole, insieme alle altre marine leccesi, la Bandiera Blu della nostra città, e siamo lieti che tale obiettivo sia stato ripreso e sostenuto da Carlo Salvemini nel corso della sua campagna elettorale.
La mostra sarà il punto di partenza di questo percorso di rinascita e sviluppo di Frigole e delle marine leccesi. Per il nuovo sindaco di Lecce sarà la prima inaugurazione del suo mandato, il che conferma l’impegno che ha preso con la comunità nelle scorse settimane: il litorale leccese non sarà più il quartiere cenerentola ma una occasione di sviluppo per tutta la città.