Nei mesi scorsi un gruppo di persone che vivono nell’area del litorale, in particolare imprenditori agricoli e alcuni giovani, hanno discusso delle possibilità di sviluppo del territorio di Frigole e di tutto il litorale leccese. Tra le altre opportunità hanno valutato i vantaggi di agire insieme, anche sulla scorta di recenti esperienze, e hanno progettato di dare vita a una cooperativa di comunità.
La legge regionale pugliese infatti attribuisce alle cooperative di comunità la possibilità di agire in qualunque campo della produzione e della fruizione di beni e servizi, creando opportunità imprenditoriali e di lavoro. Le cooperative di comunità inoltre possono intrattenere rapporti privilegiati con le istituzioni locali (vedi in fondo lo stralcio della legge regionale).
La cooperativa di comunità, per essere riconosciuta dalla Regione e usufruire dei vantaggi previsti dalla legge, deve ottenere tante adesione degli abitanti in un’area ben definita, com’è la frazione di Frigole.
Per tale motivo, per illustrare le opportunità offerte dalle cooperative di comunità e conoscere le prime esperienze in Puglia, il gruppo promotore ha organizzato un evento pubblico per il 25 marzo prossimo, invitando il presidente regionale della lega delle cooperative e il presidente della cooperativa di comunità di Galatone.
Tutta la comunità di Frigole e del litorale, è invitata a partecipare e ad aderire alla cooperativa.
Stralcio dell’art. 7 della legge Regionale sulle cooperative di comunità
…….la Regione Puglia:
a. disciplina le modalità di raccordo delle attività delle cooperative di comunità con quelle delle pubbliche amministrazioni…………
b. favorisce, insieme agli enti locali, la partecipazione della cooperazione di comunità all’esercizio della funzione pubblica mediante:
1. la promozione di azioni volte a favorirne le capacità progettuali e imprenditoriali;
2. il sostegno e il coinvolgimento delle cooperative di comunità nel sistema di produzione di beni e servizi;
c. riconosce nella cooperazione di comunità un soggetto privilegiato per l’attuazione di politiche attive del lavoro finalizzate alla creazione di nuova occupazione;
d. individua i criteri e le modalità di affidamento, di convenzionamento e di conferimento, alle stesse, di lavori e/o servizi;
e. mette a disposizione edifici o aree non utilizzate dalle amministrazioni pubbliche per il raggiungimento degli scopi sociali.